Breve disamina del microcredito in Italia.
Senza addentrarci nella complessità dell’istituto del microcredito, proviamo a dare uno sguardo al contesto normativo ed istituzionale nel quel esso si svolge in Italia.
Sicuramente va detto che la finalità originaria per la quale il microcredito è nato, come strumento per eccellenza di microfinanza, è legata alla necessità di garantire, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, un accesso a forme di finanzaimento a persone non solvibili, non finanziabili secondo i criteri ufficiali del credito tradizionale.
Le cd. banche dei poveri servivano a finanziare piccolissimi progetti e idee in un contesto di arretratezza e disagio in cui le persone, ai margini della società e della visibilità, potevano tentare di realizzare un minino di iniziativa economica, grazie al supporto di chi si fidava solo del loro impegno.
Ne Paesi occidentali forme di microcredito esistono fin dal Medioevo, si pensi ai monti di pietà; e finalità quali il contrasto all’usura sono sicuramente tra le principali ragioni per cui il microprestito agevolato è sorto negli strati sociali più poveri.
Nel contesto internazionale in cui oggi si sviluppa la finanza etica, in Italia il microcredito è stato regolamentato nel Testo unico bancario (artt. 111 e 113); seguono altre norme integrative quali il Decreto attuativo del Ministro dell’economia e delle finanze 176/2014; l’art. 13, comma 1 bis del D.L. 19/2016; il D. L.” Cura Italia” n. 18 /2020; la legge di bilancio 2022, art. 1, comma 914.
Se il TUB si occupa di indicare i soggetti che possono erogare il microcredito e le condizioni soggettive per accedervi, un ruolo fondamentale, in un’ottica di inclusione sociale e supporto all’iniziativa economica è rivestita dall’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), che non eroga direttamente i finanziamenti, ma esercita una funzione di indirizzo, supporto, monitoraggio.
Sulla pagina dedicata sul sito del Governo, è spiegato in sintesi quanto segue:
«L’Ente Nazionale per il Microcredito è un ente pubblico non economico che esercita importanti funzioni in materia di microcredito e microfinanza, a livello nazionale ed internazionale. In particolare:
- promozione, indirizzo, agevolazione, valutazione e monitoraggio degli strumenti microfinanziari promossi dall’Unione Europea e delle attività microfinanziarie realizzate a valere sui fondi comunitari;
- monitoraggio e valutazione delle iniziative italiane di microcredito e microfinanza;
- promozione e sostegno dei programmi di microcredito e microfinanza destinati allo sviluppo economico e sociale del Paese, nonché ai Paesi in via di sviluppo e alle economie in transizione».
(v. al link https://www.microcredito.gov.it/)
Poco oltre, la pagina spiega che cosa è il microcredito, come si accede e qual è il ruolo del tutor:
«Il microcredito è uno strumento finanziario che ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria e sociale di coloro che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale. Non si tratta semplicemente di un prestito di piccolo importo, ma di un’offerta integrata di servizi finanziari e non finanziari. Ciò che contraddistingue il microcredito dal credito ordinario è l’attenzione alla persona, che si traduce con l’accoglienza, l’ascolto e il sostegno ai beneficiari dalla fase pre-erogazione a quella post-erogazione, nonché la particolare attenzione prestata alla validità e alla sostenibilità del progetto imprenditoriale».
(v. al link https://www.microcredito.gov.it/finanziamenti.html)
La pagina istituzionale, agevolmente navigabile, offre indicazioni sui vari tipi di finanziamenti e fornisce anche un agevole disamina dei requisiti soggettivi.
Altri utili strumenti su supporto sono:
- gli Sportelli territoriali (v. al link http://www.enmformazione.it/sportelli/)
«Gli sportelli sono presenti presso sedi di Comuni, Province, Regioni, Comunità Montane, Camere di Commercio, Università pubbliche e Centri per l’Impiego.
Attraverso la rete degli sportelli territoriali, l’Ente Nazionale per il Microcredito punta ad essere vicino al cittadino, nel suo ambiente familiare, per supportarlo su tutte le iniziative di autoimpiego e creazione di nuove aziende volte allo sviluppo economico e sociale del territorio.
La mission degli Sportelli Territoriali del Microcredito è fornire a tutti i residenti in Italia le informazioni dettagliate sulle iniziative di microcredito ed autoimpiego, attive sia a livello nazionale che regionale e locale.
Presso gli Sportelli Territoriali del Microcredito gli utenti possono essere orientati verso l’accesso ai finanziamenti con il percorso di assistenza e tutoraggio secondo il modello sviluppato dall’ENM e previsti per legge (es. i servizi ausiliari). Possono inoltre ricevere informazioni e assistenza sui prodotti microfinanziari più recenti e confacenti alle necessità del soggetto valutando diverse opportunità legate al mondo e agli strumenti microfinanziari.
Tutto ciò con l’obiettivo di favorire l’inclusione e l’accesso al credito per la creazione di impresa attraverso la promozione degli strumenti di microfinanza, assistenza tecnica, ricerca, formazione e la diffusione di buone pratiche».
- i Tutor accreditati del microcredito, professionisti inseriti nell’elenco tenuto dall’ENM (v. al link https://www.microcredito.gov.it/finanziamenti/117-comunicazione/1703-tutor-microcredito.html)
- il Fondo di Garanzia per le PMI (piccole medie imprese), per il quale esiste una pagina web dedicata sul sito del Ministero delle imprese e del Made in Italy:
«Quali sono i vantaggi della garanzia pubblica? Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l’Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.
Come funziona il Fondo di garanzia? La garanzia del Fondo è una agevolazione del Ministero dello sviluppo economico, finanziata anche con risorse europee, che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari. Il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente. Tassi di interesse, condizioni di rimborso ecc., sono lasciati alla contrattazione tra le parti, fermo restando che sulla parte garantita dal Fondo non possono essere acquisite garanzie reali, assicurative o bancarie.
La normativa ordinaria è attualmente oggetto di deroghe, così come previsto dalla legge di Bilancio 2023, che ha prorogato l’applicazione della disciplina transitoria introdotta dalla legge di Bilancio 2022 e delle ulteriori misure poste in essere per contrastare gli effetti negativi derivanti dalla crisi russo – ucraina»
(v. il link https://www.fondidigaranzia.it/conosci-il-fondo/)
Per approfondire lo sviluppo storico del microcredito, si veda il link https://www.lenius.it/cose-il-microcredito/
© Annunziata Candida Fusco