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ESTATE E PRIVACY: PROTEGGERE I PICCOLI DALLA SOVRAESPOSIZIONE

ESTATE E PRIVACY: PROTEGGERE I PICCOLI DALLA SOVRAESPOSIZIONE

Abbiamo già affrontato il tema legato alla proliferante pubblicazione di foto di minori da parte dei loro genitori, a volte troppo impulsivi nel postare momenti di vita privata sui social anche solo con l’innocente intento di condividerli con la propria cerchia di amici e alimentare un dialogo e uno scambio leggero di idee e opinioni. Si rinvia al link sul nostro blog per l’approfondimento  https://avvocatofusco.com/diritto-di-famiglia/sharenting-quando-i-genitori-condividono-troppo-i-fatti-dei-figli/

Così come avevamo pure affrontato i difficili equilibri del consenso genitoriale rispetto alla scelta di postare immagini dei figli soprattutto quando la coppia non è più una famiglia. Si rinvia al link https://avvocatofusco.com/diritto-di-famiglia/nessuna-pubblicazione-delle-immagini-dei-minori-sui-social-tik-tok-senza-il-consenso-di-entrambi-i-genitori/

Di nuovo, col tormentone delle vacanze estive, la problematica della condivisione indiscriminata di scatti e video di minori si ripresenta più accentuata del solito.

Per questo motivo il GPDP (Garante Privacy) ritorna sul tema e lancia un monito, sebbene all’interno del più ampio programma di “prevenzione” legato alla sovraesposizione e alla privacy nel periodo estivo. Si chiama infatti E-STATE IN PRIVACY il comunicato contenente linee guida per una gestione attenta e consapevole di vari aspetti legati alla tutela della privacy anche sotto l’ombrellone, quando si è lontani da casa e la voglia di far sapere in giro le nostre scoperte assume toni più urgenti e impellenti.

Sulla pagina dedicata dell’Autority è possibile leggere tutti i suggerimenti utili in versione integrale: si rinvia al link per il  comunicato https://www.gpdp.it/web/guest/temi/estate

A proposito di minori e condivisioni social, il Garante ribadisce il suo orientamento:

“È abitudine diffusa condividere foto e video dei propri figli. È bene essere sempre consapevoli che le immagini dei  minori pubblicate on line possono finire anche nelle mani di malintenzionati: meglio quindi evitare di “postarle”, oppure almeno utilizzare alcune accortezze, come rendere irriconoscibile il viso del minore (ad esempio, utilizzando programmi di grafica per “pixellare” i volti, semplici da usare e disponibili anche gratuitamente online, o posizionando semplicemente sopra una “faccina” emoticon). Altra possibilità è quella di limitare le impostazioni di visibilità delle immagini alle sole persone fidate”.

Detto ciò, il Garante rimanda all’approfondimento alla pagina informativa sul tema dello sharenting, che qui segnaliamo 

Auspichiamo perciò un’estate più consapevole a mano a mano che il caldo si fa sentire più forte, togliendoci a volte la nostra sana e consueta capacità di discernimento.

© Annunziata Candida Fusco