Avv. Annunziata Candida Fusco | Email: info@avvocatofusco.com | Tel. 3397586021
Separazione e mutuo cointestato: quando è solo il marito a continuare a pagare le rate (parte prima)

Separazione e mutuo cointestato: quando è solo il marito a continuare a pagare le rate (parte prima)

Prendo spunto da un caso che ho gestito di recente nel mio studio per affrontare alcuni aspetti connessi ad una separazione personale tra coniugi, nella quale le questioni patrimoniali da risolvere erano varie e contestate.

Provando a semplificare, sperando di essere utile ai lettori, affronterò un aspetto per volta, ritornando sull’argomento in altri contributi.

Il Caso 

Un marito ed una moglie si separano, dopo aver convissuto, in costanza di matrimonio, per oltre dieci anni. Avevano acquistato una casa coniugale dando un acconto (torneremo poi su questo acconto!!) e accendendo un mutuo cointestato per il residuo da pagare per circa un ventennio.

La rata veniva pagata tramite conto corrente ugualmente cointestato ai coniugi, su cui passavano inizialmente gli stipendi di entrambi, perché inizialmente entrambi lavoravano.

Poi la moglie perdeva il lavoro, e il marito continuava a pagare da solo l’intera rata del mutuo. Fino a quando sopraggiunge la separazione consensuale, nel corso della quale lui continua a pagare le rate di mutuo da solo.

Anche durante il successivo procedimento di divorzio la moglie continuava a non avere un lavoro (ma non affrontiamo questa vicenda qui; che pure meriterebbe approfondimenti). E lui continuava a pagare da solo il mutuo!! che intanto aumentava di importo, seppure leggermente, a causa dell’incremento dei tassi dovuto all’inflazione recente (mutuo a tasso variabile, purtroppo).

A questo punto, anziché dire come si è conclusa la vicenda tra i due, proponiamo qualche interrogativo e proviamo a dare qualche risposta.

Gli interrogativi

La prima domande assai frequente, a guardare la casistica giurisprudenziale, è la seguente: può il marito, successivamente alla separazione, ripetere dalla moglie le quote dei ratei di mutuo da lui pagate per intero durante il matrimonio?

Ossia, fermo restando che all’atto della separazione, salvi accordi o statuizioni diversi, ciascuno sarà gravato della sua quota di rateo di mutuo (50% ciascuno), potrà il marito ottenere la restituzione del 50% delle rate di mutuo che invece, in costanza di matrimonio, ha pagato lui per intero?

La risposta, secondo l’orientamento giurisprudenziale prevalente, maggioritario e costante è no.

Anche se una recente pronuncia ha fatto quasi intendere il contrario (vedremo di cosa si tratta).

La Cassazione civile ha precisato che il pagamento dell’intera rata di mutuo da parte di uno solo dei coniugi, in costanza di matrimonio, anche nel caso di mutuo cointestato, costituisce attuazione di doveri di cooperazione e assistenza familiare ai sensi dell’art. 143 cc, per cui, anche se il coniuge ha pagato tutto da solo e con soldi suoi, non può ripetere quanto versato.

Vi è di più, qualora interrompesse i pagamenti, si configurerebbero profili penali a suo carico (torneremo sul punto …).

Potrà il coniuge ripetere solo quelle quote di ratei che ha continuato a pagare da solo successivamente alla separazione legale.

Così le principali sentenze: Cass. civ., sent. 17 settembre 2004, n. 18749 e Cass. civ., sent. 27 maggio 2015, n. 10942  a Cass. civ., sent. 28 maggio 2009, n. 12551; Cass. civ., sent. 17 gennaio 2018, n. 1078; Sent. Corte d’Appello Brescia 1305/2021.

Seguiranno ulteriori approfondimenti.

© Annunziata Candida Fusco