L’importanza che il turismo ha oggi nell’economia globale ci impone di confrontarci con le declinazioni sempre cangianti di un fenomeno non solo di rilevanza economia ma anche socio-ambientale.
La definizione di turismo pura forse non si profila più come completa ed esaustiva visto il ventaglio di possibilità praticabili, correndo il rischio di tagliare fuori fette notevoli di protagonisti e settori.
E così tra le tante, ci interessa osservare più da vicino alcune accezioni di turismo con le quali maggiormente si confrontano enti ed associazioni del terzo settore, in particolare il turismo sociale e sostenibile o il turismo responsabile e il turismo lento.
Tralasciando le elaborazioni dottrinali di grande spessore, proviamo a guardare più da vicino di cosa si tratta e a semplificare il più possibile.
Turismo sociale
Il Turismo Sociale promuove l’accesso del maggior numero di persone alla vacanza senza distinzione di età, appartenenza culturale, disponibilità economica e capacità fisica.
Fondato sui valori della socializzazione, della crescita della persona e del rispetto dell’ambiente, esso è fattore di coesione sociale e di arricchimento culturale. Si tratta di un Turismo che favorisce l’incontro e la socializzazione. Inoltre è costituito da quell’insieme di attività turistiche capaci di rispondere ad un diffuso bisogno di relazionalità; non si tratta, dunque, di un
Turismo rivolto solo a categorie sociali specifiche di persone in situazione di
svantaggio.Fare Turismo Sociale significa rispondere ad un bisogno di socialità, è uno stile di vita, una scelta di valore da parte degli enti che lo organizzano, impegnati anche attraverso la vacanza, nello sviluppo di legami sociali, nel creare occasioni di arricchimento culturale, di promozione e valorizzazione delle risorse del territorio. Chi fa vacanze sociali è più attento ai contatti umani e alla possibilità di arricchire le proprie occasioni di scambio.
(Tratto da Verso un turismo sociale e sostenibile. Indagine sulle organizzazioni non profit che operano nel settore – studio della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma).
Il turismo sostenibile risulta ancora più difficile da inquadrare, in quanto le definizioni si moltiplicano a seconda dei contesti in cui sono state elaborate.
Turismo sostenibile – Turismo responsabile
Generalmente il Turismo Sostenibile viene associato alla tutela dell’ambiente, ma anche allo sviluppo e alla salvaguardia delle culture e delle tradizioni locali.
Il più delle volte “Sostenibile” è sinonimo di Turismo responsabile, due concetti che per alcuni coincidono, ma per altri presentano apprezzabili differenze. L’accezione “Responsabile” si riferisce ad un Turismo di incontro, in quanto dedica maggiore attenzione agli aspetti sociali e culturali dell’attività turistica, perciò vicino al Turismo Sociale, mentre “Sostenibile”, può essere riferito ad
un turismo rivolto alla conservazione degli ecosistemi.
(Tratto da Verso un turismo sociale e sostenibile. cit.)
L’AITR, associazione italiana di turismo responsabile (https://www.aitr.org/), fornisce la seguente definizione di turismo responsabile:
Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori.
(v. al link https://www.aitr.org/turismo-responsabile/cose-il-turismo-responsabile/)
Infine, turismo lento – slow turism.
In un mondo sempre più frenetico, persino le vacanze sono diventate una vera e propria corsa. Lo slow tourism nasce proprio in controtendenza a questo fenomeno, con lo scopo di diffondere una nuova concezione del viaggio, basata sul piacere di viversi i posti, le tradizioni, la natura e la cultura di un luogo in modo lento, in modo da apprezzare tutto e meglio.
Così spiega il fenomeno la BMT (Borsa Mediterranea del Turismo) che dedica al turismo lento un’intera pagina, trattando le origini storiche del fenomeno (visita il link https://bmtnapoli.com/slow-tourism-cose-e-perche-piace-il-turismo-lento/#:~:text=Viaggiare%20in%20modo%20lento%20infatti,esperienza%20di%20viaggio%20pi%C3%B9%20autentica.
L’importanza del turismo lento è notevolmente cresciuta soprattutto in relazione alle esigenze di soddisfacimento di bisogni di svago e divertimento di fasce deboli quali gli anziani. Nel DDL anziani, approvato lo scorso 23 marzo ed inserito nel Pnrr, si dà uno spazio e un supporto proprio al turismo lento in favore di anziani soprattutto disabili e non autosufficienti.
Insomma, una vera rivoluzione in un settore traino dal punto di vista non solo economico. E le associazioni no profit sono destinate ad accompagnare la crescita e l’evoluzione del fenomeno in tutti i suoi aspetti.
L’analisi delle sterminate sfaccettature ed implicazioni del modo di fare turismo e fare vacanza potrebbe continuare all’infinito. Proveremo quanto prima a ritornare sull’argomento.
© Annunziata Candida Fusco